mercoledì 21 maggio 2008

Notte del Dialogo Interculturale al Museo Pigorini

Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “L. Pigorini”

Notte del Dialogo Interculturale
22 maggio 2008 / ore 20.00 - 24.00 (piazza G. Marconi, 14 - 00144 Roma)
Il 2008 è stato eletto dall’Unione Europea “Anno Europeo del Dialogo Interculturale” con l’intento di valorizzare le molteplici componenti culturali e di stimolare l’interculturalità riaffermando il legame tra cultura e sviluppo. Il Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini” partecipa il 22 maggio 2008 alla “Notte del Dialogo Interculturale” – un evento europeo per vivere un’esperienza di confronto tra culture - con una apertura straordinaria dalle ore 20.00 alle ore 24.00.

ore 20.00 - “Johar. Pittura muraria dal Jharkand” / Un action painting sui murales tradizionali dell’India adivasi in collaborazione con Associazione Culturale Vicino/ Lontano di Udine

Johar! E’ il saluto che gli abitanti del Jharkhand, regione di foreste e di miniere nell’India del Nord, si scambiano ogni volta che si incontrano.
In occasione della Notte del Dialogo Interculturale il pubblico potrà vedere all’opera le tre artiste tribali Putli Ganju, Philomina Tirkey Imam e Juliet Fatima Imam, invitate in rappresentanza della Tribal Women’s Artists Cooperative di Hazaribagh, eseguire dal vivo alcune opere caratteristiche di una tradizione antichissima e ormai ovunque scomparsa dell’India rurale. Contestualmente sarà inaugurata la mostra “Johar! Territori del sacro. Continuità e tradizione delle culture indigene dello Jharkhand” (visitabile fino al 29 giugno).


ore 21.30 - “Yatra. Viaggio musicale dall’India al Bacino del Mediterraneo”/ in collaborazione con l’Associazione ZiryaBcon: Jamal Ouassini violino, percussioni e voce - Aru Kanti Das tablas indiana e voce - Youness El Marrakchi liuto, ghembri e voce
Ospiti del Girasolereale b&bYatra in hindi significa viaggio o passaggio da un luogo ad un altro più lontano. Il progetto è nato spontaneamente dall’incontro di Jamal Ouassini con alcuni musicisti indiani, in particolar modo il tablista Arup Kanti Das e il sitarista Ashanka Sen. L’ensemble propone un repertorio ricco e variegato, con forme musicali proprie sia della tradizione classica araba (Samai, Tahmila, Longa ecc…) e nord africana, sia della tradizione indiana, fra cui non mancano pagine originali composte appositamente per questo progetto. La musica, quindi, ci offre un viaggio immaginario nello spazio e nel tempo, un’opportunità per ritrovare il legame ancestrale che lega tutti i popoli, dalla lontana India, passando per il Medio Oriente e approdando nel Mediterraneo.